I laghi

IL LAGO DI CAVEDINE

Dati del lago

SUPERFICIE 1,1 kmq
LUNGHEZZA 600 m.
QUOTA S.L.M. 240 m.
PROF. MAX. 60 m.
BACINO
IDROGRAFICO f. Sarca

Tipi di pesce più presente

COREGONI
TROTE/ PERSICI
BOTTATRICI
LUCCI

Tecniche di pesca

pesca al coregone

La formazione del lago di Cavedine risale al 1° sec. d.C. , quando un’ imponente frana staccatasi dai monti Brento e Casale sconvolse la piana del Sarca, portando alla formazione anche di altri bacini lacustri minori.

Immerso in un aspro paesaggio e circondato dai massi della frana (“Marocche”) , il lago si posiziona in un area poco frequentata dal turismo di massa e lontana dal traffico urbano.

Il lago è facilmente raggiungibile da due diramazione della Strada Statale 45 bis; una nei pressi dell’abitato di Pietramurata, e l’altra nei pressi di Dro.
Immissario del lago è il fiume Rimone, emissario del lago di Toblino.

La specie ittica più presente nel lago è senza dubbio il lavarello o coregone, con taglie spesso superiori al chilo e mezzo di peso, ma si hanno notizie di catture che sfioravano i quattro chilogrammi. Il coregone viene pescato: dalla riva con le tradizionali canne “in verticale” usando come esca normalmente tre “moschette” di vari colori, e dalla barca con il galleggiante(a passata) con esca le camole del miele o i lombrichi. Il periodo in cui si ottengono le catture più numerose è tra aprile – maggio e settembre.

Oltre al coregone sono presenti la trota Fario, il pesce Persico (reale), lucci, cavedani, carpe, e tinche. Ultimamente in questi anni è apparsa la bottatrice introdotta abusivamente da qualcuno, che oltre a commettere un illegalità non ha pensato che questo pesce si ciba di macroinvertebrati mettendo in discussione l’equilibrio del lago.

 

IL LAGO LAGOLO

Dati del lago

SUPERFICIE 0,19 kmq
QUOTA S.L.M. 935 m.
LUNGHEZZA 250 m.
PROF. MAX. 8 m.
BACINO
IDROGRAFICO f.Sarca

Tipi di pesce più presente

TROTE
FARIO
TEMOLI
COREGONI
LUCCI
MARMORATE

Tecniche di pesca

pesca al pesce persico

Il lago di Lagolo, è a forma ellittica, è lungo 250 metri, largo 140 m. e non più profondo di 8. E’ immerso in un paesaggio alpestre circondato da boschi di aghifoglie e faggeti.

Di origine intermorenica, è alimentato da alcune sorgenti vicine alla riva e da infiltrazioni subacquee. E’ balneabile d’estate, mentre d’inverno, ghiacciandosi è possibile praticare il pattinaggio. Numerose le strutture alberghiere.
Raggiungibile tramite la strada provinciale 200 di Lasino – Viotte

 

LAGO DI TOBLINO

Dati del lago

SUPERFICIE 0,6 kmq
QUOTA S.L.M. 212 m.
PROF. MAX. 12 m.
BACINO
IDROGRAFICO f. Sarca

Tipi di pesce più presente

COREGONI
LUCCI/ TROTE
CAVEDANI
PERSICI

Tecniche di pesca

pesca al luccio

Il lago di Toblino è uno dei più celebri del Trentino.

La dolcezza e la regolarità della riva occidentale, in cui si estendono a terrazzamenti i vigneti, contrastano con il brullo paesaggio della riva orientale (biotopo provinciale) ricoperto da bosco secolare misto. Le sponde sono coperte in maggior parte da canneti dove trovano rifugio diversi tipi di palmipedi. Su una sottile penisola di terra che si spinge in mezzo al lago, sorge il Castello di Toblino, fastosa residenza dei conti Madruzzo.
Originato dallo sbarramento causato dal conoide di direzione formato dal fiume Sarca all’uscita dalla stretta Gola del Limarò, il lago ha subito in questo secolo profondi mutamenti ambientali, idrici e biologici, a causa dell’immissione a scopo idroelettrico delle acque provenienti dal lago di Molveno. Le acque fredde e scure, soggette a continui variazione del livello, né sconsigliano la balneazione.

Il lago è facilmente raggiungibile percorrendo la strada statale 45 bis, che costeggia nella sua interezza la riva occidentale. Da Trento dista 19 Km. Da Riva del Garda 23 Km.

Nel lago oltre che alla pesca al coregone (anche se di dimensioni minori rispetto al lago di Cavedine) e della trota, si può insidiare, vista la buona presenza, il luccio. Le esche consigliate sono: il pesce vivo (scardole o vaironi), o con esche artificiali di grosse dimensioni, rapala’ o cucchiaini con colori fluorescenti. Naturalmente è pressoché d’obbligo l’uso del finale in acciaio.

Si segnala inoltre che in questo lago si può pescare quasi esclusivamente sulla sponda occidentale, la sponda orientale rientra nel Biotopo provinciale. Inoltre non è permesso l’uso di imbarcazioni di qualsiasi tipo in tutto il lago.

In questi ultimi anni si sono insediati Aironi cenerini e Cormorani che mettono a rischio la fauna ittica del lago.

 

IL LAGO DI TENNO

Dati del lago

SUPERFICIE 0,2 kmq
QUOTA s.l.m. 570 m.
prof. max. 50 m.
BACINO
IDROGRAFICO f. Sarca

Tipi di pesce più presente

TROTE
CAVEDANI
COREGONE
TINCA

Tecniche di pesca

pesca alla trota

Il lago di Tenno si posiziona in una verde conca sul versante occidentale del monte Misone a 11 Km. dall’abitato di Tenno.

Questa sua particolare posizione ha permesso preservato la sua naturale fascino che è messo in risalto anche dalla straordinaria limpidezza delle sue acque.
ll lago è da ritenersi d’origine da frana di sbarramento. Immissario del lago è il rio Secco. Non esistono invece emissari; le acque filtrano attraverso il materiale di sbarramento e affiorano poi a valle del lago, alimentando il torrente Magnone.

Il livello dell’acqua è molto variabile, con oscillazioni anche di diversi metri.

Raggiungibile tramite la strada provinciale S.P. 37 Riva del Garda – Ponte Arche.

Nel lago di Tenno, ogni stagione di pesca, vengono immessi diversi quantitativi di trote fario adulte, circa 2550 kg divisi per 150kg ogni quattordici giorni.

 

IL LAGO DI LEDRO

 

Dati del lago

SUPERFICIE 2,187 km²
QUOTA s.l.m. 655 m.
prof. max. 48 m.

 

Tipi di pesce più presente

trota

persico

alborella

coregone

tinca

luccio

anguilla

 

Il Lago di Ledro è uno tra i più belli e puliti del Trentino, situato a 650 m d’altitudine. Acque limpide,

dal cangiante color turchese, in cui tuffarsi nelle calde giornate estive oppure dove praticare la pesca,

la vela e altri sport acquatici.

Il perimetro del Lago di Ledro è di circa 10 Km e la passeggiata intorno al Lago di Ledro è una delle

più gettonate per bellezza, distanza e dislivello (10 Km da percorrere in circa un paio d’ore con

dislivello minimo). A parte il tratto da Molina a Pur, lungo il quale si transita sulla strada comunale,

il resto del percorso è su tracciato sterrato a bordo lago. A Mezzolago si attraversa la Strada Statale

per evitare il traffico e passare dal Centro di Mezzolago, molto caratteristico. Anche per i runners e

le bici è uno dei percorsi preferiti.

(testo tratto dal sito web del Consorzio per il Turismo Valle di Ledro)

 

Ledro1

Ledro2

 

IL LAGO DI S.MASSENZA

Dati del lago

SUPERFICIE 0,3 km
QUOTA S.L.M. 242 m
PROF. MAX. 12 m.
BACINO IDROGRAFICO f. Sarca

Tipi di pesce più presente

COREGONI
TROTE
SALMERINI
LUCCI

Tecniche di pesca

pesca alla trota

Il lago di Santa Massenza è di origine glaciale, ma nei corsi dei secoli ha subito profonde modifiche ambientali e biologiche. Ultima in ordine cronologico è stata la costruzione di una centrale idroelettrica (una delle maggiori in Italia).

L’immissario naturale è di esigua portata; ben più significative sono le acque di deflusso, immesse artificialmente attraverso il condotto proveniente dal Lago di Molveno per il funzionamento della centrale.
Soltanto le sponde meridionali e occidentale sono accessibili e turisticamente apprezzabili, poiché la settentrionale ospita la famosa centrale idroelettrica mentre la orientale e ricoperta a vigneti. Il lago perciò si presenta con due volti del tutto diversi. Uno è austero e poco accogliente del grande complesso idroelettrico e l’altro quello fatto di declivi coperti di vigne e alberi da frutto.

Il lago di S. Massenza, nella parte meridionale è congiunto con il lago di Toblino mediante un breve canale sopra al quale passa la strada statale 45 bis. o Gardesana Occidentale.

Da Trento dista km. 18 – da Riva del Garda Km. 23.

La balneabilità è sconsigliata, in quanto la temperatura dell’acqua è molto fredda a causa dell’immissione da parte della centrale.

l lago di Lagolo, è a forma ellittica, è lungo 250 metri, largo 140 m. e non più profondo di 8. E’ immerso in un paesaggio alpestre circondato da boschi di aghifoglie e faggeti.

Di origine intermorenica, è alimentato da alcune sorgenti vicine alla riva e da infiltrazioni subacquee. E’ balneabile d’estate, mentre d’inverno, ghiacciandosi è possibile praticare il pattinaggio. Numerose le strutture alberghiere.
Raggiungibile tramite la strada provinciale 200 di Lasino – Viotte